Descrizione
Tra il 27 maggio e il 27 luglio 1993 l’Italia pianse dieci innocenti,
decine di feriti e danni irreparabili al patrimonio artistico.
A 30 anni di distanza le ragioni di quella strategia terroristica,
che oltre Firenze colpì Roma e Milano, sono state quasi del tutto individuate:
gli uomini che azionarono le autobombe in nome
e per conto di Cosa Nostra,
e chissà per quali altri mandanti,
volevano costringere lo Stato a far marcia indietro sul ‘carcere duro’ per i boss mafiosi
e sulla legge sui collaboratori di giustizia.
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